Il progetto #BrerAttiva intende affrontare il disagio sommerso attraverso l’implementazione di schemi di organizzazione di comunità, in forte sinergia con il Servizio Sociale Professionale Territoriale e operando sul duplice livello dei processi micro e macro. Saranno attivate reti di fronteggiamento e supporti specifici, introducendo la figura del tutor di quartiere e sviluppando un modello di presa in carico che possa restare patrimonio di tutti i soggetti coinvolti, in ottica di corresponsabilizzazione comunitaria.
Il progetto si rivolge potenzialmente a tutti gli abitanti del NIL Brera, pur mantenendo una specifica attenzione al contesto limitrofo agli edifici ERP. Le proposte saranno infatti fruibili in primis da soggetti non ancora intercettati da realtà formali e/o informali, ma anche dalle persone attualmente conosciute/in carico ai Servizi e dalla generalità dei cittadini. Gli interventi individuali potranno essere rivolti, in accordo con il Servizio Sociale, a soggetti/nuclei che presentano elementi di fragilità, appartenenti a uno dei target individuati nella proposta progettuale (giovani, disagio adulto, persone con disabilità e/o anziane) mentre i processi comunitari andranno a integrare e implementare le azioni già attivate dai servizi e quelle inerenti il progetto “Io c’entro”, presentato in RTA da KCS Care Giver, Fondazione Somaschi e Progetto A.
Obiettivo generale:
La finalità macro della proposta è quella di migliorare la qualità della vita degli abitanti, considerando la comunità stessa come soggetto del cambiamento. In particolare, la proposta mira a:
• avviare e consolidare la collaborazione tra soggetti formali e informali, all’interno di un processo di corresponsabilizzazione comunitaria che possa rimanere patrimonio del territorio
• favorire la costituzione di reti di lavoro miste, composte da operatori, realtà associative e cittadini/utenti, valorizzando ogni sapere esperienziale presente
• sperimentare forme innovative di gestione delle situazioni sociali maggiormente problematiche, in integrazione con il Servizio Sociale Professionale Territoriale
• facilitare forme di partecipazione e cittadinanza attiva, implementando la possibilità di sviluppare relazioni
Le strategie pensate si rifanno al modello di organizzazione di comunità e alla metodologia relazionale e rappresenteranno quindi la cornice di riferimento sia dei processi micro che macro, in un’ottica di promozione di processi di corresponsabilizzazione comunitaria.
Azioni di progetto
Azione 1: Antenne nel territorio
Attraverso l’introduzione del tutor di quartiere (operatore antenna) saranno fornite risposte innovative e integrate ai bisogni sommersi. Tale figura avrà funzioni di intercettazione, ascolto, orientamento dei soggetti con disagio, operando in stretta connessione con tutti gli altri attori coinvolti e con lo psicologo dello sportello di quartiere. Particolare attenzione sarà prestata allo sviluppo di forme di risposta comunitarie.
Azione 2: Costruzione di reti di fronteggiamento
Tutor di quartiere ed educatori agiranno da guide relazionali di piccoli gruppi di lavoro centrati sui singoli casi, inclusivi se possibile anche dei famigliari dei soggetti con disagio. I progetti individuali di sostegno saranno costruiti in ottica comunitaria, coinvolgendo tutti i soggetti – formali e informali, disponibili a diventare rete di fronteggiamento. Gli attori coinvolti nelle singole reti saranno a loro volta messi in connessione al fine di sviluppare capitale sociale anche a livello di processi macro.
Azione 3: Facilitazione di legami comunitari e spazi di socializzazione
Anche a livello macro saranno coprogettati con i soggetti disponibili del territorio spazi di promozione della socialità, a partire dalle iniziative già ideate/in corso di realizzazione da parte del Servizio Sociale. Tali interventi saranno trasversali a tutta la durata del progetto e porranno attenzione al duplice livello del processo e del prodotto, co-costruendo ambiti capaci di favorire lo sviluppo di legami e occasioni d’incontro attraverso il reale protagonismo dei soggetti coinvolti.
CONTATTI: anna.brioschi@aclimilano.com